L’anarchico ha partecipato dall’ospedale alla seduta che deve analizzare nuovamente la sua richiesta di annullare il carcere duro. E ha letto un memoriale: «Non sono un martire, ma lotto per la libertà». Apprensione per le manifestazioni degli anarchici
Alfredo Cospito è collegato in videoconferenza dal reparto detentivo di un ospedale con l’udienza del tribunale del riesame che dovrà nuovamente esaminare la richiesta di annullare le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della locale Procura nei confronti suoi e di altri cinque indagati per, a vario titolo, istigazione a delinquere, anche aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico in relazione ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista Vetriolo. I giudici sono riuniti nell’aula bunker del carcere di Capanne. All’esterno un gruppo di anarchici sta manifestando in sostegno a Cospito. «Fuori Alfredo dal 41 bis» c’è scritto su uno degli striscioni esposti; «Con la penna, con il pensiero, con l’azione. Libertà per i compagni» si legge su un altro. Ma slogan sono stati lanciati anche a favore dei brigatisti Nadia Lioce, Roberto Morandi e Marzo Mezzasalma. L’area del carcere di Capanne è controllata da un imponente servizio di…