al via il processo più contestato di sempre- Corriere.it

di Vincenzo Esposito

Imperante, Schiavo e La Rocca accusati di aver ucciso due bambine: l’anno scorso la Commissione antimafia ha accertato che vi furono carenze. Quarant’anni dopo la verità ancora non c’è

Il 17 marzo 1986 si apre a Napoli uno dei processi più contestati e dibattuti sella storia giudiziaria della città: quello contro i presunti «mostri di Ponticelli». Ciro Imperante, Luigi Schiavo e Giuseppe La Rocca, sono accusati di aver ucciso, il 3 luglio del 1983, Nunzia Munizzi, dieci anni, e Barbara Sellini di 7. Di aver violentato la prima e dato poi alle fiamme i corpi delle due bambine. I tre, operai incensurati di circa vent’anni, vengono accusati da un pentito della camorra, Mario Incarnato. Si raccolgono prove e testimonianze ma l’opinione pubblica li ha già condannati anche se non ci sono elementi incontrovertibili a loro carico.

L’11 aprile 1986, la Prima Sezione della Corte di Assise di Napoli, emana la condanna: la pena è l’ergastolo. Il 9 ottobre 1986 arriva anche la conferma. Sentenza velocissima, un caso quasi unico. Da allora gli imputati continuano a dichiararsi innocenti. Il 25 giugno 2012 è stata chiesta anche la revisione del processo (tra i proponenti il magistrato Ferdinando Imposimato) che è stata rigettata. Nel 2022…