Nonostante gli interventi per mettere in sicurezza Credit Suisse in Europa e First Republic Bank negli Stati Uniti, i mercati finanziari hanno vissuto ieri una nuova seduta all’insegna delle vendite e le Borse europee chiudono la settimana con un altro netto calo: Piazza Affari ha archiviato le contrattazioni con un arretramento dell’1,64%, performance che porta a -6,5% il bilancio di una settimana nera segnata prima dal crack di Silicon Valley Bank e delle banche regionali Usa e poi dal caso Credit Suisse. Madrid ha ceduto l’1,9%, Francoforte e Parigi l’1,4% circa, Londra e Zurigo l’1%.
La trattativa con Ubs
Nell’intera settimana lo Stoxx 600 ha lasciato sul terreno complessivamente quasi il 4%. Sul versante obbligazionario lo spread tra il Btp e il Bund a dieci anni risalito a 193 punti (da 191) mentre si registra un deciso calo dei rendimenti delle emissioni in euro; anche il Btp passato da un rendimento del 4,15% al 4,05%. In pratica nonostante tutte le misure intraprese dalla Fed, dal Tesoro americano, dalla BoE, dalla Banca nazionale svizzera e dalle banche Usa per stabilizzare la situazione i mercati continuano ad essere in difficolt, come risulta evidente dal -8% di Credit Suisse, per il quale, secondo indiscrezioni del Financial Times, si ragiona…